Il Laser Scanner opera misurando la distanza fra sé e gli oggetti che rientrano nel suo campo di azione per mezzo di quella piccola frazione di energia che viene re-diffusa dagli oggetti stessi in asse con la direzione di emissione.
Questo tipo di dispositivo, non avendo bisogno di un target cooperante per il suo funzionamento, trova applicazione soprattutto dove l’area protetta è mobile (ad esempio in applicazioni su AGV), oppure dove è necessario variare dinamicamente la posizione e la dimensione dell’area protetta durante il processo produttivo.

Il laser scanner produce un’area protetta e due aree di pre-allarme.
Qualora si rilevi la presenza di un ostacolo nell’area dei pre-allarme, viene inviato un segnale di avviso alla macchina.
Tale segnale produce l’emissione di un avviso visivo o acustico all’operatore per avvertirlo dell’avvicinamento alla zona protetta.
Nel caso di applicazione su AGV, la velocità del veicolo subisce un rallentamento prima di un eventuale arresto all’interno della zona di sicurezza.
Qualora invece la presenza di un operatore o di un altro ostacolo venga rilevata nell’area protetta, viene prodotto immediatamente un comando di arresto del movimento pericoloso della macchina protetta.

Possono essere create aree protette orizzontali di forma variabile, ma anche verticali, come nel caso della protezione di varchi d’accesso a zone pericolose o critiche.
Qualora sia necessario proteggere più aree pericolose, possono essere collegati tra loro due o più dispositivi mediante una logica Master-Slave.
Ogni dispositivo, inoltre, può creare due zone protette separate e monitorare quindi due macchinari vicini.
Il Laser Scanner può anche effettuare il rilievo automatico dell’area da controllare tramite la funzionalità teach-in (auto-apprendimento).

I profili delle aree da controllare, così come gli altri parametri di funzionamento, sono impostabili grazie ad un software dedicato di interfaccia utente, installato su laptop o PC e collegato al dispositivo tramite interfaccia seriale.